Non solo Italia, Francia e Germania: anche la Spagna sta lavorando attivamente per estendere la fattura elettronica obbligatoria al settore B2B. Secondo le prime intenzioni, l’introduzione dell’obbligo sarebbe dovuta avvenire per le grandi imprese già a partire da luglio 2024 e, successivamente, per tutte le imprese spagnole. Tuttavia, a causa del protrarsi dei lavori necessari alla redazione delle specifiche tecniche e dell’apposito regolamento, è probabile che l’intero piano slitti al gennaio 2025.   

Prima di tutto, però, per tutte le imprese che operano con fornitori e clienti al di fuori dei confini italiani, è essenziale mantenersi aggiornati sugli sviluppi che stanno interessando Paesi europei e non, in materia di fattura elettronica e di e-reporting. Proviamo ad avere una visione d’insieme e quindi successivamente andiamo ad analizzare i passaggi che si succederanno in Spagna. 

È sempre importante ricordare, come abbiamo fatto in altre occasioni, la proposta europea nota come VIDA (VAT in the digital age), che avrà sicuramente un grande impatto all’introduzione della fattura elettronica obbligatoria. Quando la proposta europea entrerà in vigore, sono previste una serie di misure la cui attuazione è prevista tra il 2024 e il 2028, salvo proroghe che non sono da escludere e che potrebbero far slittare alcune scadenze. La proposta non solo introduce l’obbligo di utilizzare la fattura elettronica nelle transazioni B2B intracomunitarie, ma elimina anche alcuni paletti burocratici che fino a oggi hanno frenato l’adozione della fattura elettronica nelle transazioni domestiche.


Infografica - La fatturazione elettronica europea

 

L’impulso verso l’adozione della fattura elettronica nei paesi europei è rappresentato dai risultati di quei paesi che hanno intrapreso questa strada e che hanno registrato:   

  • Recupero del gettito IVA e controllo più capillare sulle transazioni;   
  • Automatizzazione dei processi aziendali e miglioramento del livello di digitalizzazione delle imprese; 
  • Efficientamento delle relazioni tra imprese e pubbliche amministrazioni;   
  • Riduzione dei tempi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni, a vantaggio delle aziende. 

Passi avanti per l’implementazione della fatturazione elettronica sono evidenti non sono solo a livello europeo , ma devono essere ricordate le diverse azioni che alcuni Paesi stanno predisponendo proprio al fine di implementare la fattura elettronica a livello B2B, oltre che B2G, tra queste appunto la Spagna e la Francia, che introdurranno mandati tra il 2024/2025 e il 2026 ma anche altri paesi di cui abbiamo già avuto modo di parlare in modo diffuso nel nostro articolo dedicato alla fattura elettronica in Europa e affrontato in modo più approfondito Germania, Francia e ora Spagna.


Whitepaper - La Fattura Elettronica in Europa: a che punto siamo?

 

Oggi, appunto ci concentriamo nello specifico sui recenti sviluppi annunciati dal governo spagnolo. Fino ad ora era presente solamente l’obbligo in ambito B2G ma ora, salvo proroghe, il paese è pronto a partire. Come si accennava in apertura, non è da escludere che l’obbligo, inizialmente previsto per il luglio 2024, slitti al 2025, per consentire l’emanazione dei regolamenti necessari e, naturalmente, l’adeguamento delle imprese al nuovo sistema.  

Alla luce di quanto detto finora, è facile capire perché anche in Spagna come in altri paesi europei la direzione sia quella di estendere progressivamente l’utilizzo della fattura elettronica, in modo da poter incrementare il grado di digitalizzazione dei processi di business e di procurement. Uno dei principali obiettivi, ribadito anche dalla proposta ViDA, è ottenere un maggiore controllo anche rispetto agli adempimenti legati all’IVA e contrastare le frodi fiscali.  

Perché il settore delle pubbliche amministrazioni sia il primo step intrapreso per molte nazioni è facilmente comprensibile, dato che si tratta di realtà che innescano potenti e complessi cicli di spesa e rispetto ai quali le esigenze di tracciabilità e trasparenza sono particolarmente importanti e pressanti. Benefici non di poco conto hanno preso risalto anche grazie alla fatturazione elettronica nei rapporti tra privati. Il nostro paese, sotto questo punto di vista, è un perfetto esempio dato che si stima che grazie all’introduzione della fattura elettronica il gettito IVA nel 2020 sia aumentato di circa 3,5 miliardi. 

I vantaggi della fatturazione elettronica, infatti, sono molteplici: maggior controllo su eventuali evasioni o frodi fiscali, sviluppo e modernizzazione dell’economia, risparmi sul consumo della carta oltre che sulla riduzione degli archivi fisici sostituiti dai ben più versatili archivi digitali. 

Oggi, quindi ci concentriamo nello specifico su come verranno raggiunti questi vantaggi in Spagna andando ad analizzare la proposta resa pubblica dal governo spagnolo nei mesi appena trascorsi.

Cosa prevede l’obbligo di fatturazione elettronica in Spagna

In Spagna, l’utilizzo della fattura elettronica nei rapporti B2G è previsto sin dal 2015. Già da quell’anno tutte le amministrazioni, centrali e periferiche, devono essere in grado di ricevere e processare le fatture elettroniche. 

Le aziende fornitrici delle pubbliche amministrazioni non sono nuove all’obbligo di dover produrre esclusivamente fatture elettroniche, con una eccezione per gli importi inferiori ai 5000 euro. Sotto tale importo infatti è ancora possibile utilizzare fatture in formato cartaceo. 

Tutte le fatture elettroniche inviate alle amministrazioni pubbliche devono rispettare il formato Facturae V3.2.X, conforme allo standard europeo EN 16931, e devono essere firmate elettronicamente secondo lo standard Xades, con una firma basata su un certificato qualificato. 

Il governo spagnolo ha messo a punto la piattaforma FACe, attraverso la quale è possibile inviare le fatture elettroniche alle amministrazioni pubbliche.

Le aziende fornitrici delle pubbliche amministrazioni possono adottare la soluzione tecnologica che preferiscono per la produzione della fattura elettronica, avvalendosi quindi delle varie opzioni di mercato disponibili, purché venga garantita la compliance rispetto agli standard in uso.

Il Ministero dell’Industria spagnolo fornisce gratuitamente un software per la creazione e la gestione della fattura elettronica, utile specialmente per quelle piccole e medie imprese che processano quantità limitate di fatture elettroniche. Inoltre, sin dal 2018 è disponibile un’ulteriore piattaforma, denominate FACeB2B, indirizzata alla gestione della fattura elettronica nelle transazioni tra appaltatori e subappaltatori di contratti pubblici – ovvero, tra soggetti privati. Anche questa piattaforma è totalmente gratuita e utilizza gli stessi formati e le stesse interfacce in uso presso l’equivalente piattaforma governativa. Di conseguenza, l’utilizzo della fatturazione elettronica in Spagna anche in ambito B2B, pur non essendo ancora obbligatorio, è già consentito e incentivato da tempo. 

Cosa cambierà a partire dal 2024-2025

La fattura elettronica in Spagna diventerà presto obbligatoria anche in ambito B2B; infatti, Il 29 Settembre 2022, il governo spagnolo ha approvato la legge denominata “Creación y Crecimiento de Empresas” che contiene una serie di misure ritenute necessarie per supportare la crescita delle imprese: non è un caso che tra queste misure compaia anche la fattura elettronica, espressa come tool indispensabile per contrastare l’evasione fiscale.  

Le aziende saranno obbligate dunque a fatturare elettronicamente ad altre aziende e lavoratori autonomi per la fornitura di servizi. In una prima fase, che dovrebbe cominciare nel 2024 si partirà dalle imprese il cui fatturato supera gli otto milioni di euro, fino a coinvolgere poi gradualmente tutte le altre, probabilmente nel 2025. Queste deadline potranno essere rispettate se il regolamento tecnico e l’infrastruttura necessarie a sostenere la fatturazione elettronica in Spagna verranno messe a punto nei tempi inizialmente stimati; in caso contrario, è possibile che vedremo alcuni slittamenti.

Salvo eventuali proroghe, quindi, la roadmap stimata ad oggi è la seguente: 

  • Da luglio 2024 (o, in caso di proroga, dal 2025) inizierà l’obbligo per le aziende con un fatturato maggiore a 8 milioni; 
  • Dal 2025 l’obbligo varrà per tutte le aziende e professionisti; in caso di proroga, questa fase potrebbe slittare alla seconda metà del 2025 o al 2026.

Il regolamento, come anticipato, è ancora allo stato di bozza e in attesa della approvazione definitiva, che potrebbe portare anche eventuali modifiche o ulteriori specificazioni.  

È utile ricordare, tuttavia, anche alcune disposizioni che sono previste direttamente dalla legge Crea y Crece del 29 settembre 2022, ovvero il provvedimento che ha aperto le porte all’introduzione della fattura elettronica B2B in Spagna. La legge individua una serie di obblighi in capo sia alle imprese che inviano e ricevono fatture, sia ai provider che offrono servizi di fatturazione elettronica. Ne riportiamo alcuni in via del tutto esemplificativa:  

  • Per le imprese, obbligo di emettere, inviare e ricevere fatture elettroniche nei rapporti commerciali con altri imprenditori e professionisti. 
  • Mittente e destinatario dovranno fornire informazioni sullo stato delle fatture. 
  • I provider tecnologici dovranno garantire la libera interconnessione e interoperabilità tra soluzioni o piattaforme tecnologiche. La procedura di accreditamento dell’interconnessione e dell’interoperabilità sarà stabilita da un regolamento; quest’ultimo punto, ad esempio, non pare pienamente sviluppato nella bozza di regolamento condivisa; pertanto, non è da escludere che verranno fornite ulteriori indicazioni. 
  • Obbligo di mantenere l’accesso alle fatture elettroniche per 4 anni per i destinatari. Questo per far sì che, se i destinatari delle fatture elettroniche non sono più clienti delle società mittenti, l’accesso possa essere consentito per 3 anni dopo la fine dei contratti. 
  • Consentire e facilitare l’accesso, la visualizzazione, il download e la stampa delle fatture elettroniche per i destinatari.

Cosa aspettarsi per il futuro?

C’è sicuramente da aspettarsi i benefici che si sono visti in Italia, anche se l’obbligo non generalizzato e limitato ai settori B2B e B2G non consente di apprezzare il pieno potenziale di uno strumento che da noi si è rivelato altamente efficace e ricco di benefici, come: 

  • Efficienza e razionalizzazione dei processi 
  • Cost saving  
  • Riduzione dei tempi di pagamento  
  • Sostenibilità ambientale e riduzione del carbon footprint  

Non resta che attendere i prossimi sviluppi che verranno determinati dal governo spagnolo per vedere se avverrà una implementazione della fatturazione elettronica anche in ambito B2C.