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#iorestoacasa – Smart working e marketing: l’esperienza di Enrico Celotto, Global Marketing Director in Doxee

Smart working and marketing

Il marketing è un reparto che va a braccetto con creatività e capacità analitiche. Dunque è necessario comporre una squadra che vada in entrambe le direzioni, simultaneamente. Il successo di una strategia di marketing non è frutto del lavoro di un singolo, ma nasce dalla collaborazione di più persone che hanno competenze diverse e variegate. È il risultato di un team coeso e collaborativo che fonde conoscenze, competenze e professionalità per perseguire obiettivi specifici.

Ma è possibile fare tutto questo a distanza? Ne parliamo con Enrico Celotto, Global Marketing Director in Doxee.

 

1. Lavori già da remoto da tempo e spesso gestisci il tuo team da Milano. Ma che impatto ha il lavoro a distanza nella tua vita di tutti i giorni?

Il lavoro da remoto rende possibile una maggiore efficienza per diverse ragioni, innanzitutto perché non esistono tempi morti legati al trasporto, ma anche perché è possibile concentrarsi ed isolarsi se necessario evitando interruzioni e cali di concentrazione. È molto importante avere una buona organizzazione della giornata, meglio se si riesce ad ancorare i propri orari a routine e abitudini quotidiane. Altro tema molto importante per la propria salute mentale e fisica è bilanciare correttamente il lavoro con i propri spazi e il proprio tempo, è infatti un effetto molto comune quello di “non staccare” mai e non concedersi un momento per riflettere o da dedicare a se stessi.

 

2. Come abbiamo detto, tu ed il tuo team siete abituati al lavoro smart. Quindi ti chiediamo un consiglio per tutti i colleghi: come si può creare e mantenere un clima di autonomia e fiducia in un team delocalizzato?

Partiamo col dire che se non hai fiducia dei tuoi collaboratori, non hai fiducia in te stesso e nella tua capacità di selezionare persone che come te danno il loro contributo per passione e con onestà. Questo è un aspetto molto importante da tenere in considerazione. In generale è molto importante definire obiettivi misurabili, ambiziosi, ma sempre raggiungibili, rendendoli la misura dell’efficienza del lavoro delle persone.

Per un manager poi è fondamentale essere sempre disponibile per offrire informazioni di dettaglio e facilitare chi lavora con te, mettendoli in condizioni di fare il proprio lavoro al meglio. Altro tema importantissimo è coinvolgere costantemente le persone, rendendole sempre più parte del team e allo stesso tempo dare loro fiducia sviluppando e responsabilizzando le persone per quello che fanno.

 

3. Veniamo al lato pratico: come gestite nel marketing i progetti web in modo agile, con un team a distanza?

Applicare metodologie di organizzazione del lavoro agili come ad esempio SCRUM o KANBAN, per rendere più efficace il tracciamento delle attività e ottimizzare i processi in funzione dello scenario che si affronta e dei task richiesti.

È altresì molto importante prevedere dei momenti quotidiani di confronto, per correggere problematiche ed eventuali anomalie, allinearsi su temi complessi e affrontare la giornata lavorativa come team, più che individualmente. Ma soprattutto non smettete mai di comunicare né tra i membri del team, né con il resto dell’organizzazione, sfruttando ogni mezzo a disposizione per avere un’interazione del tutto simile a quella che avresti con il tuo collega se foste nello stesso edificio.

 

4. Il marketing è creatività e la creatività nasce spesso dal confronto tra persone. È possibile garantire questo confronto anche da remoto?

Oggi la distanza non è più un limite per confrontarsi. Abbiamo a disposizione strumenti incredibilmente efficaci per condividere informazioni e pareri, trovando una quadra comune. Un tema però da tenere molto in considerazione è che alcuni di questi strumenti non lasciano trasparire l’emotività: la mail, per esempio, è un canale tipicamente poco “empatico”, quindi è molto importante avere un linguaggio che non lasci spazio a incomprensioni e soprattutto passare a canali di comunicazioni più diretti come il telefono, non appena si presentano i sintomi di un problema relazionale. I processi creativi non si sottraggono a questi temi e anzi ne sono ancor più influenzati.

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